Interviste

                 INTERVISTA A COLETTE KEBELL





                                          Senza Tacchi non mi Concentro! di [Kebell, Colette]




Titolo: Senza tacchi non mi concentro!
Autore: Colette Kebell
Editore: Skittish Endeavours
Pubblicazione: 9 Maggio 2016
Genere: Romanzo rosa
Dove acquistarlo: Amazon  




Buon giorno lettori!!

Oggi parliamo di questo bellissimo libro, Senza tacchi non mi concentro! vi farà appassionare e vorrete poter entrare nel libro per lavorare con la nostra protagonista sempre alla moda! Dopo questa lettura ho contattato l'autrice e mi ha concesso di intervistarla!!

                                                                        Trama


GiGi lavora con clienti ricche ed eccentriche, che spesso non hanno la minima idea di ciò che vogliono. Lei e il suo socio in affari Ritchie sono in una costante battaglia per espandere la loro società, ma col successo vengono anche le difficoltà: il Battersea Fashion Center, l’outlet della moda più grande d’Europa, sta per aprire i battenti proprio di fronte al suo ufficio e saranno dei concorrenti spietati.
Un nemico potente è pronto a dare battaglia, avendo riconosciuto che l’approccio di GiGi nel campo della moda è qualcosa di innovativo. 
Mentre GiGi sta provando nuovi modi per aver successo con la sua società di consulenza, l’amore bussa alla sua porta, grazie all’intervento della sua miglior amica. Ma è un brutto momento per pensare all’amore: stanno per diventare una delle più influenti società di consulenza della moda a Londra. Con un lavoro impegnativo e orari assurdi, riuscirà GiGi a trovare il giusto equilibrio tra carriera e vita privata? Raggiungerà forse il punto in cui si perde di vista l’obiettivo e cosa è importante nella vita? Prevarrà l’amore o il desiderio di successo?




                                                     INTERVISTA




1 Com'è nato il suo amore per la scrittura?


Vorrei rispondere “per caso” ma non sarebbe tutta la verità. Ho sempre amato la letteratura sin dai tempi della scuola e mi sono dilettata con la poesia per un certo periodo di tempo. Ho però iniziato a scrivere il mio primo libro una decina d’anni fa. Un fantasy con similarità alla trilogia del Signore degli Anelli, che ora riposa e prende polvere in un cassetto. Era un periodo un po’ buio della mia vita, ero senza lavoro e la mia vena creativa si è fatta strada. Avevo voglia di fare qualcosa, creare qualcosa, che fosse completamente mio e scrivere un libro mi è sembrata la più logica tra le varie opzioni. Poi per diversi anni la scrittura è tornata in secondo piano. Qualche anno fa ho conosciuto su Facebook una scrittrice americana, Donna Mcdonald. Mi sono appassionata ai suoi libri quando ancora aveva solo poche amicizie su Facebook ed era agli inizi, e per me vederla crescere e trovare il meritato successo è stata fonte di rinnovata ispirazione. E’ stata Donna a suggerirmi la piattaforma KDP di Amazon e da quel momento ho capito che per me non ci sarebbe stata altra strada che lo scrivere.

2 C'è un autore o un autrice che l'ha ispirata?


Ce ne sono diversi, ma vorrei citare in primo luogo Jackie Collins con la serie avente protagonista Lucky Santangelo, ma onestamente credo di aver letto tutti i suoi libri. Quelle ambientazioni hollywoodiane, i “ricchi e famosi” mi hanno affascinato per quasi tutta la mia vita, tanto quanto la sua capacità di descrivere i personaggi che la Collins ha creato, la sua capacità di farti immergere in una storia e per qualche ora dimenticate tutto il resto.
Altre autrici che amo sono Sophie Kinsella. E sì, lo ammetto, ho una piccola vena shopaholic. Mio marito mi ha soprannominato Imelda Marcos perché non posso resistere alla tentazione e finisco sempre per entrate in tutti i negozi di scarpe che vedo.
Hellen Fielding e i vari diari di Bridget Jones e Lauren Weisberger sono inoltre fonte di ispirazione più recente.

3 Come ha trovato l'ispirazione per il suo libro?


Senza Tacchi non mi Concentro è nato in maniera atipica. In realtà ho scritto il primo capitolo pensando a questa consulente di moda, GiGi, senza sapere di preciso dove la storia mi avrebbe condotto. Ci sono molte similarità tra GiGi e me, la passione per i vestiti, la ricerca continua di “una affare”, le spedizioni nelle varie Outlet in giro per il paese. Mi considero una imprenditrice frustrata e forse, non avendo il coraggio di fare un grande passo come GiGi e crearmi una professione, ho deciso di scrivere una storia sull’argomento. I capitoli successivi poi sono venuti quasi naturalmente, complice mio marito col quale ho avuto quotidiani scambi di idee. A volte ci siamo fatti delle grasse risate discutendo di ciò che sarebbe potuto succedere in seguito.

4 Quanto tempo ha dedicato per scrivere il suo libro?

Circa cinque mesi. Finito il libro nella versione inglese lo ho dato in pasto al mio copy editor di fiducia, che mi ha rilasciato la versione finale il 23 Dicembre. Poi è stata una corsa per trovare eventuali refusi che fossero sfuggiti e sono riuscita a pubblicarlo il giorno di Natale. Un regalo a me stessa, inaspettato.

5 I suoi personaggi sono ispirati a qualcuno?


Ehm… come rispondere cercando di proteggere i colpevoli? Oserei dire che sebbene la storia sia frutto della mia immaginazione, parecchi dei personaggi sono decisamente reali. GiGi ha molto di me, anche se parte del carattere imprenditoriale è basato su mio marito. Alcuni dei manierismi di Ritchie sono parte di mio marito. Ho un’amica che lavora veramente a Buckingham Palace e il cognome di Gigi, Griswald, è quello di una mia cara amica.
Trovo che sia più semplice basare una storia su personaggi reali, per mantenere la consistenza di carattere. Magari non tutto è reale ma se si basa un personaggio su una persona reale, si può facilmente immaginare come quella persona risponderà in certe situazioni.
Riguardo alla madre rompiscatole… mi appello al quinto emendamento perché la mia risposta potrebbe incriminarmi.

6 Come ha scelto il titolo?


Il titolo inglese “Blue and green should never be seen” è uscito a tre quarti del libro, mentre eravamo in vacanza in Italia, guidando da Mantova a Cremona. Ho assillato per settimane mio marito “come lo intitolo?” e poi un giorno, BAM! E’ accaduto. Tra l’altro è una frase che mia madre usava dire, sulla quale non mi sono mai trovata in sintonia (Colette, ricorda il quinto emendamento!!).
Il titolo in versione italiana, Senza tacchi non mi concentro, è opera di mio marito, che pure ha una vena umoristica.

7 Quando scrive sa già come sviluppare la storia o si lascia ispirare dai personaggi?



Ho una vaga idea di come la storia dovrebbe svilupparsi ma in entrambi i casi i personaggi hanno preso l’iniziativa e fatto del loro meglio per sviluppare la storia indipendentemente. In un paio di occasioni mi sono fermata, non sapendo dove andare, e GiGi si è armata di coraggio e mi ha tolto dagli impicci.

8 Scrive romanzi rosa, ma quale genere preferisce leggere?


Ho avuto una passione per Stephen King da giovane, e sebbene i romanzi rosa e i chick –lit siano il mio genere preferito, non disdegno qualche thriller, i romanzi fantasy di Rick Riordan e altri generi.



9 C'è un personaggio del libro che le piace particolarmente? Perché?


Jasper Barnes senza ombra di dubbio. Non vorrei svelare troppo alle potenziali lettrici ma Jasper è stato quello che mi ha fatta divertire di più. Un personaggio che può essere amabile sotto certi aspetti ma anche una carogna. Non ho mai creduto nei cattivi che sono solo cattivi, devono avere un lato umano, quasi piacevole in loro, altrimenti che gusto c’è?

10 Come ha vissuto questa avventura?


C’erano serate dove, in casa, io e mio marito ridevamo a crepapelle. Senza Tacchi è stato il mio primo “vero” libro e la cosa che ricordo con più gioia è lo scambio di idee con mio marito. Io che lo assillavo di domande e lui che rispondeva a volte con suggerimenti ragionevoli, e a volte con idee totalmente balzane. Spero solo che la gioia e il divertimento che ho avuto nello scrivere questa storia traspaia ai lettori.
La cosa che mi fa più piacere, e che spero, è che in questo periodo non proprio felicissimo per la nostra società il mio libro possa portare qualche ora di divertimento e spensieratezza.


Ringrazio moltissimo Colette Kebell per la sua disponibilità e per questa bellissima intervista.

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